Viaggio in Moto: Emozioni Toscane e Appenniniche – Da Reggio Emilia a Casalecchio del Reno
Un itinerario che vibra di emozione, natura e passione per la strada. Un viaggio self-guided per motociclisti autentici, con Roadbook e traccia GPX inclusi per una navigazione precisa e libera. A te rimane solo il piacere della guida e la scoperta, chilometro dopo chilometro di un affascinante angolo dell'Italia.
Si parte da Reggio Emilia, cuore pulsante dell’Emilia, per imboccare subito la SS63 del Passo del Cerreto, una delle strade più amate dai motociclisti del nord Italia. Curve ampie, salite regolari, paesaggi che si aprono tra castagni e valli verdi: un perfetto antipasto di libertà.
Superato il Cerreto, si scende verso Castiglione di Garfagnana, perla medievale incastonata tra le Alpi Apuane e l’Appennino. Un borgo dal fascino antico, dove le pietre parlano di secoli e le trattorie offrono ristoro autentico. Ideale per una sosta tra storia e gusto.
Da qui, si scala il Passo delle Radici, stretto tra le foreste e i silenzi delle montagne. Le curve si stringono, l’altitudine cresce e l’aria si fa più sottile. Poi si approda all’Abetone, celebre stazione montana, tra le più amate dai toscani. Una breve sosta al borgo è d’obbligo: profumo di resina, negozietti di montagna, e l’inconfondibile atmosfera dell’Appennino.
Scendendo verso sud, la strada vi conduce nel cuore poetico della Toscana. Tappa incantata al Camellietum Compitese, vicino a Castagneto Carducci: un giardino botanico dedicato interamente alle camelie, uno spettacolo di colori e profumi raro e suggestivo, soprattutto in primavera.
Si prosegue sulla Strada Provinciale Bolgherese, che attraversa vigneti leggendari e borghi che profumano di storia e vino. Qui troverete la Strada dei Cipressi: quel celebre viale che da San Guido a Bolgheri si snoda tra due ali di cipressi svettanti, resi immortali dai versi di Giosuè Carducci. Emozione pura, soprattutto in sella a una moto.
Si torna verso l’entroterra passando da Torrenieri, poi Arcidosso e Castel del Piano, guidsndo sotto lo sguardo del maestoso Monte Amiata, antico vulcano e punto panoramico straordinario. Le strade qui si fanno tortuose, immerse nei boschi di faggio e castagno, perfette per chi ama la guida tecnica e la montagna vera.
E come non fermarsi davanti alla Cappella della Madonna di Vitaleta? Un’icona toscana, solitaria tra le colline, incorniciata da cipressi. Subito dopo, un’altra fotografia vivente: i cipressi di San Quirico d’Orcia, custodi della Val d’Orcia, tra curve morbide e paesaggi da cartolina.
Infine, si arriva a Siena, con la maestosa Piazza del Palio, cuore di tradizioni secolari. Si risale poi verso Colle di Val d’Elsa, famosa per il cristallo e il suo borgo medievale sospeso nel tempo.

Ma non è ancora finita: prima di tornare a casa si chiude in bellezza tra i Passi della Futa e della Raticosa, mitici tra i motociclisti. Strade larghe, curve fluide, panorami infiniti sull’Appennino tosco-emiliano: pura adrenalina e poesia su due ruote.
Arrivo a Casalecchio del Reno, alla Rotonda Biagi, simbolico punto di chiusura di un viaggio che non è solo geografico, ma emotivo, sensoriale, personale.
Perché questo viaggio è speciale:
Strade leggendarie amate dai motociclisti, tra passi, colline e valli.
Scorci iconici della Toscana e dell’Appennino, perfetti per foto e soste memorabili.
Esperienza libera: self-guided con roadbook e traccia GPX per una navigazione autonoma ma sicura.
Mix ideale di guida, cultura, enogastronomia e paesaggi.
Questo è molto più di un viaggio in moto: è un percorso tra sogni, emozioni e pieghe perfette. Se la tua moto ha fame di bellezza, questa è la strada giusta.
